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al testo di Klara Rubino
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Ti sei ritrovato con un corpo Sproporzionato alla tua età.
Dormivi tu al centro del lettone Tutto il giorno un tutt'uno, nel marsupio, Vola vola o lanciato per aria.
Ora nessuno c'entra più a Dormire, di notte, con te e la Mattina, se ti alzi dal banco, Sbatti sempre e fai cadere Qualcosa, qualcuno.
E nessuno ti solleva più da terra, mai. Le mia calda coperta, ora È corta, per avvolgerti tutto.
Dentro questo corpo sei rimasto Leggero come un soffione, Delicato, fragile come un soffione.
Lo vedo, a volte, com'è Spennacchiato, ricordando Il giallo acceso di quel fiore Rigoglioso.
Ma lo sai che quanto più È spennacchiato, un soffione, Tanto più il desiderio si Avvera?
Non avremo paura di crescere, Figlio mio, Dolce è robusto.
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